domenica 23 febbraio 2014

la lettera alle istituzioni

Al Sindaco Donato Baccaro, alla Giunta Comunale, al Consiglio Comunale di Cisternino
Al Presidente Nichi Vendola, alla Giunta Regionale, all'Assessorato al Territorio, all'Assessorato ai Trasporti, al Consiglio Regionale della Regione Puglia

Il Comitato per la Salvaguardia dell'Ambiente e del Territorio di Cisternino si è mobilitato dallo scorso settembre 2013 per combattere il nuovo progetto, o variante di progetto, proposto dalla Giunta di Cisternino per il completamento della cosiddetta "Strada dei Colli" (dopo che il precedente progetto del 2009 era stato nel 2011 bloccato dal TAR).
Il progetto del 2009, ovvero: completamento della SP18 dall'interruzione di questa fino a Laureto di Fasano, a suo tempo era stato giudicato dalla Regione Puglia "strategico" per la viabilità locale. Il nuovo progetto o variante di progetto si è completamente dimenticato di Laureto di Fasano e si occupa solo di creare un altro collegamento tra Cisternino e Ostuni, tutto su territorio cistranese.
Ci si dimentica così che ben tre strade, tra cui la SP17 Ostuni-Cisternino, collegano già le due cittadine senza presentare, nemmeno d'estate, problemi di alcun genere per il traffico.
L'attuale variante di progetto, depositata ufficialmente dalla Giunta di Cisternino lo scorso 5.12.13, risulta negativa per l'ambiente e il territorio di Cisternino ancor più del progetto precedente. 


Indichiamo le maggiori problematiche:
- enorme larghezza della strada in progetto: 8,50 m. di asfalto e spazi laterali fino a un minimo di 11 m., con un intervento di scavo e distruzione dell'esistente pari, al minimo, a 15 m.
- distruzione di boschi, ambiti boscati, alberi secolari quali fragni, lecci, fichi e oltre 500 ulivi secolari, mentre solo 21 detti "monumentali" verrebbero trapiantati con scarse o nulle possibilità di sopravvivenza
- distruzione di chilometri di muretti a secco, caratteristici di questa zona nota in tutto il mondo per i suoi manufatti storici, senza alcuna possibilità che essi vengano ricostruiti con le tecniche tradizionali
- inquinamento atmosferico di una zona finora appena sfiorata dal traffico e rumori per i quali si prevedono pannelli fonoassorbenti tali da rovinare il paesaggio
- invasione di zone di importanza archeologica
- occupazione di aree di cantiere per oltre 6 ettari - da aggiugere agli oltre 6 ettari che verrebbero espropriati - per almeno un anno, con gravi danni alle attività turistiche della zona e impedimento a residenti e coltivatori di un normale uso del territorio
- data la necessità di profondi scavi su un terreno in gran parte roccioso, uso di martelloni e/o mine con vibrazioni, rumori, pericoli per almeno 1 anno.

Pertanto il Comitato invita l'amministrazione comunale di Cisternino a considerare le seguenti alternative:
- diversa destinazione dei fondi CIPE già stanziati (4 milioni di Euro) per un ripristino della viabilità su tutto il territorio del comune, attualmente punteggiato da numerosissime buche nell'asfalto che si riaprono a ogni pioggia
- interventi sulla frazione di Casalini (fognature, marciapiedi, alberature)
- istituzione del PARCO RURALE DEI COLLI CISTRANESI in collegamento col parco delle Dune Costiere a valle, e in tale ambito previsione di piste ciclabili non asfaltate, percorsi trekking, ippovie e quant'altro possa contribuire a favorire l'afflusso turistico non solo estivo.

Nella sua battaglia il Comitato ha già preso numerose iniziative, tra cui la raccolta a tutt'oggi di oltre 1830 firme di cittadini quasi tutti cistranesi e di oltre 750 adesioni on line.
Tali firme noi oggi presentiamo all'Ufficio Protocollo del Comune di Cisternino e a quello della Regione Puglia, nella speranza che almeno quest'ultima, previo studio del nuovo progetto, voglia assumere quella posizione negativa su di esso che il nuovo Piano Paesaggistico Territoriale Regionale, dalla stessa Regione adottato nell'agosto 2013, impone al di là di ogni dubbio.
Naturalmente ci stiamo anche organizzando per un ricorso collettivo al TAR da parte degli espropriati. Intanto, sia chiaro, daremo impulso ad ogni genere di mobilitazione, per tenere viva l'attenzione dell'opinione pubblica locale come di quella regionale, nazionale e internazionale.
Nello stesso tempo teniamo a dichiararci disponibili, qualora Regione e Comune lo fossero anch'essi, per l'istituzione di un tavolo di confronto in cui, al di là di ogni contrapposizione di principio, i problemi reali della zona possano essere discussi e risolti.

Il Comitato di salvaguardia ambiente e territorio di Cisternino

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