venerdì 24 gennaio 2014

Achtung minen !!!

Attenzione Mine !!!

Un avvertimento sinistro che riporta la mente a scenari bellici, ad immagini di devastazione e desolazione; ma se passeggiando sui monti tra Cisternino e Ostuni, magari nei pressi di Casalini, vi capiterà di vedere tra trulli e muretti a secco cartelli del genere, niente paura non è scoppiata la guerra, non si tratta di reperti della seconda guerra mondiale, stanno solo costruendo una “strada museo” . Lo sanno tutti infatti che quando si vuole realizzare un intervento non invasivo, un’opera che non turbi i delicati equilibri del paesaggio, quando si vuole appunto costruire una “strada museo”, si usano le mine per far saltare in aria la roccia. E non vi preoccupate se i vostri riposi pomeridiani o le vostre passeggiate, magari cavalcando un murgese o pedalando su di una mountain bike, verranno turbate da improvvise esplosioni: è il prezzo della modernità!!!
Sembra uno scherzo ma è pura realtà: i nostri amministratori hanno infatti avallato un progetto di una strada che prevede l’utilizzo di mine per farsi largo nella roccia, con buona pace dell’assetto idrogeologico.  Sulla assoluta insensibilità per l’ambiente dei promotori del progetto non avevamo, da tempo, ormai più dubbi, ma che si arrivasse ad utilizzare la dinamite per un’opera che avrebbe dovuto - secondo le previsioni iniziali - sfruttare la viabilità preesistente, ci sembra davvero il colmo.  Senza contare che per tutto il percorso della strada verranno occupate temporaneamente – e quindi per anni, tanti anni – ampie aree per consentire l’installazione dei cantieri ed il ricovero dei mezzi. Ed allora sbarrate case e trulli, raggiungete i rifugi e mettetevi al riparo, la mattanza di ulivi e muretti a secco sta per iniziare, la vostra tranquillità è finita per sempre, addio passeggiate in bici o in calesse, tenete stretti i bambini STANNO PER SCOPPIARE LE MINE, ARRIVA IL “PROGRESSO” sponsorizzato dal Comune di Cisternino - per adesso – e in seguito, non temete, anche i villaggi turistici e le villette stile masseria per la felicità di pochi e il dispiacere di molti!!!

giovedì 23 gennaio 2014

La Strada dei Colli seppellirà la Via Franchigena!

La lettera aperta del Prof. A.C. Sandino, storico e giornalista ad Alberto Vannetti.


 


Caro Alberto, per giustificare il dissennato progetto della Strada dei Colli, Semeraro dice che renderà più comodi e veloci i collegamenti con i santuari di San Biagio e Sant'Oronzo. Secondo lui i moderni pellegrini viaggiano in auto e in autobus... Che sciocchezza! Il Semeraro non sa che appena qualche centinaio di metri in linea d'aria verso il mare corre la Via Francigena che, per intenderci, è l'equivalente italiano del famoso Cammino di Santiago di Compostela. E' da prima dell'Anno Mille che la Via Francigena, che parte da Canterbury, in Inghilterra, è percorsa dai pellegrini diretti a Roma (1.600 km) e poi da Roma a Brindisi (altri 700 km), che era il principale porto d'imbarco per Gerusalemme. E come viaggiano queste turbe di fedeli? A piedi, rigorosamente a piedi, o tutt'al più in bicicletta. E su strade non asfaltate, ma sentieri, tratturi, mulattiere, viottoli, resti di antiche strade romane. Tutto il percorso ormai è segnalato (anche per il Gps), suddiviso in tappe di 20-30 chilometri e fornito dei servizi essenziali per trovare acqua, cibo e ospitalità per la notte, cioè alberghi, ostelli, trattorie, ristoranti, spacci. Il Cammino di Compostela, coi suoi oltre duecentomila viandanti all'anno, è già stato proclamato Patrimonio dell'Umanità dall'Unesco e riceve cospicui finanziamenti dal Consiglio d'Europa. La Via Francigena per ora è stata dichiarata Itinerario Culturale Europeo ma è chiaro che i finanziamenti aumenteranno, visto il numero crescente dei pellegrini, soprattutto tedeschi, francesi e italiani. Pellegrini? Sì, ma non dimentichiamo che sono anche dei turisti: turisti che vanno soprattutto a piedi e stanno alla larga dalle (pericolose per loro) strade asfaltate. Il Cammino di Compostela in questi ultimi anni è diventato una voce importante dell'industria spagnola del turismo. Ma là non ci sono dei Semeraro che vogliono far viaggiare i fedeli in pullman. Cordialmente,
A. C. Sandino



lunedì 20 gennaio 2014

assemblea pubblica a Casalini

FERMIAMO
 l’inutile e devastante progetto della
 STRADA dei COLLI
Sabato 25 gennaio alle ore 19.00
a Casalini presso la Sala Parrocchiale
 

ASSEMBLEA PUBBLICA
con la partecipazione degli avvocati con i quali si discuteranno azioni legali da intraprendere contro il nuovo progetto
INVITIAMO

tutti coloro i quali sono colpiti direttamente o potenzialmente da ESPROPRIO (ricordiamo che in fase di esecuzione dei lavori il tracciato può variare di alcune decine di metri) e tutti i cittadini che hanno a cuore la tutela del prezioso paesaggio dei monti e di tutto il territorio cistranese, a partecipare all’iniziativa.


Comitato per la salvaguardia dell’ambiente e del territorio di Cisternino



giovedì 16 gennaio 2014

super-strada o ecoturismo?

Sono l’autore di una guida trekking della Calabria uscita da un anno e mezzo. In più, la mia guida trekking della Puglia e Basilicata deve uscire a giugno 2014. Scrivo per la casa editrice Rother Bergverlag di Monaco in Baviera, la più rinomata casa editrice del settore trekking, montagna e outdoor di lingua tedesca.
Le due guide sono le prime delle tre regioni meridionali in lingua tedesca. Il successo del primo libro, cioè migliaia di copie vendute entro dicembre 2013, indica, che migliaia di individui e famiglie hanno scoperto il meridione italiano come meta di ecoturismo. Si aspetta che il libro sulla Puglia si venda ancora di più, perché la Puglia è abbastanza nota in Germania.
Bisogna sottolineare che l’ecoturismo evita l’alta stagione. La stagione adatta per godersi i paesaggi, per osservare piante e animali e per attività fisica in natura come trekking è la primavera e l’autunno. Quindi, aiuta alle strutture ricettive e gastronomiche a guadagnare anche fuori da luglio e agosto. Vale a dire, che l’ecoturista medio spende di più paragonato al turista classico in spiaggia.
Ora, la chance di rinforzare questo pregevole tipo di turismo è in forte pericolo nella Valle d’Itria.
Ho inserito due itinerari nella guida trekking che riguardano la Valle d’Itria: uno attorno ad Alberobello (che è stato obbligatorio) e l’altro attorno al Monte Le Fregole, che interessa le contrade cisterninesi di Monti, Casalini e Specchia. Quest’ultimo itinerario è inserito nell’elenco dei 10 più begli itinerari di tutta la guida. Si è saputo da analisi marketing, che questo elenco influenza molto la decisione dei clienti, dove passare le vacanze.
Ora ho saputo che proprio in questa zona deve essere costruita una superstrada. Vi assicuro, che se la superstrada verrà costruita, l’ecoturismo sarà finito in questo territorio. Il turista che cerca la natura intatta e tranquilla non si fermerà più. In altre parole: quella tipologia di turismo che ha iniziato a funzionare da poco nell’Italia del Sud e che sarà il futuro del turismo sta per essere distrutto da un progetto stradario che non porta bene tranne alcuni posti di lavoro durante il breve periodo della costruzione.
Perciò mi rivolgo a Voi con l’appello: non distruggere il paesaggio unico e insieme ad esso il futuro dell’economia turistica nella parte più bella della Valle d’Itria! Non accelerare l’automobilista a trascorrere la Valle d’Itria, invece avvantaggiare il turismo lento e sostenibile! Benno Zimmermann