lunedì 26 aprile 2010

Pronuncia del Consiglio di Stato: la natura tira un sospiro di sollievo!


Il Consiglio di Stato, Quinta Sezione, decidendo sull'impugnazione proposta dal Comune di Cisternino avverso l'ordinanza sospensiva emessa da TAR Lecce lo scorso febbraio, ha ribadito la sussistenza del grave danno che deriverebbe agli espropriati dalla occupazione dei terreni di loro proprietà da parte dell'Amministrazione. Un altro punto a favore di chi si sta battendo contro un progetto che noi non ci stancheremo mai di definire inutile, invasivo ed assolutamente disastroso per la salvaguardia dei beni culturali e del paesaggio dei monti comunali. Il Consiglio di Stato ha anche affermato che la discussione del merito del ricorso deve essere fissata, dinanzi al TAR Lecce, in tempi brevi, così accogliendo  limitatamente a questo unico ed esclusivo profilo, di carattere meramente procedurale, le doglianze del Comune. Allo stato, dunque, l'impostazione motivazionale dell'ordinanza del TAR Lecce resa in sede cautelare non sembra scalfita e questo vuol dire che - almeno per ora - le ruspe non distruggeranno le bellezze della nostra terra. Ma c'è un'altra bella notizia: il nostro amico Andrea Moreno, difeso dagli avvocati Luigi D'Ambrosio ed Elda Pastore, che lo stanno assistendo con vera passione e che hanno redatto il ricorso che ha originato l'ordinanza che ha temporaneamente paralizzato l'azione del Comune, non sarà più da solo davanti al TAR Lecce ma, con ogni probabilità, in compagnia di Legambiente. Attendiamo ora l'udienza dinanzi al TAR e ci auguriamo che, nel frattempo, il sindaco Convertini - almeno ora - voglia aprirsi al dialogo, rifletta sul suo operato e, rivedendo il progetto della "strada dei colli", dimostri di voler bene - nei fatti - alla sua Terra.

l'ordinanza del Consiglio di Stato

mercoledì 21 aprile 2010

SALVARE I MONTI DI CISTERNINO SIGNIFICA SALVARE IL NOSTRO PATRIMONIO ARCHEOLOGICO LA NOSTRA CULTURA: NO ALLA STRADA DEI COLLI

Il prossimo 22 aprile, alle ore 18,00, la Soprintendente ai Beni Archeologici presenterà, nell'ambito della settimana della cultura, il resoconto degli scavi di Monte Gianecchia.
L'ennesima lodevole iniziativa: peccato che il Comune di Cisternino - ed in particolare la Giunta che lo governa - che infatti ospita l'incontro presso la sala consiliare, è il committente del progetto della "strada dei colli" che verrà realizzata proprio sui monti di
Cisternino, in un'area ricca di siti archeologici.
La Giunta che il 22 aprile accoglierà il soprintendente è, dunque, la stessa che ha impugnato dinanzi al Consiglio di Stato il provvedimento del TAR che sospendeva la realizzazione della "strada dei colli" a causa della inosservanza delle prescrizioni imposte dalla soprintendenza, proprio per tutelare i siti di importanza archeologica esistenti nell'area dove sorgerà l'opera. 
L'iniziativa è correttamente collocata nell'ambito della settimana della cultura: peccato però che l'assessore alla cultura del comune di Cisternino è tra i primi sostenitori del progetto della "strada dei colli". Una strada che farà lo slalom tra i siti archeologici: forse si tratta di un nuovo approccio alla cultura che, allo stato, tuttavia, non riusciamo ad apprezzare; ma siamo certi che il 22 aprile qualcuno ce ne spiegherà il pregio!!!

In ogni caso niente paura, gli importanti resti delle antiche ville romane, ben presto lasceranno il posto o, nel migliore dei casi, potranno essere ammirate accanto alle più importanti "villette cistranesi", anche esse con vista sul mare adriatico, che verranno realizzate sui monti comunali in eleganti blocchetti di cemento.

 

E per raggiungere i siti? Non temete, gli amministratori hanno pensato anche a questo, una comoda strada asfaltata larga quasi 12 metri, con tanto di piazzole di sosta per i picnic, vi porterà direttamente sul posto!!! Anzi potrete ammirare gli scavi dall'auto senza neanche scendere. Ma a noi, invece, piace pensare di poter raggiungere quei luoghi a piedi o in
bicicletta passeggiando tra gli ulivi secolari e la macchia mediterranea. Ed allora invitiamo la Soprintendente a prendere una posizione - coerente con le finalità istituzionali dell'ente che dirige - contro l'ennesimo scempio del territorio e dei beni culturali. La invitiamo a prendere una posizione che tuteli il nostro patrimonio archeologico che, dopo aver resistito per millenni, rischia di essere spazzato via in nome di uno sviluppo senza progresso. La invitiamo a rispettare il lavoro di tanti giovani e preparati archeologi grazie al quale, oggi, possiamo ammirare tanta bellezza.

dal Forum Ambiente e Salute

Per tantissime vicende siamo ben irati contro l'amministrazione Regionale Pugliese, pur avendola votata, come male minore e contro il nucleare. Oggi che si sta insediando la pseudo-nuova giunta regionale dobbiamo fare il massimo delle pressioni su Vendola direttamente, con sit-in a Bari. Ma dobbiamo essere tempestivi e come sempre gandhiani nell'azione di protesta. Magari una veglia a Bari, che è più toccante. Se ci organizziamo noi ci saremo per tutte le questioni critiche che dobbiamo risolvere insieme per questa martoriata Puglia. Chiediamo che Vendola tolga il nome "ecologia" dal suo partito altrimenti! Qui addirittura sono con noi tante "Fabbriche di Nichi", e poi oggi si aggiungono quelli del Gargano per le trivellazioni petrolifere alle Tremiti, quelli di Monopoli contro sempre l'estrazione di petrolio in mare, e poi quelli contro la SS275 Maglie-Leuca, ecc. ecc. I temi che ci stanno a cuore, tra cui le strade inutili (infrastrutture fotocopia), sono tutti in una poesia che abbiamo scritto a Vendola e che gli stiamo mandando a casa sua a Terlizzi e a Bari e in ufficio a via Capruzzi per posta con richiesta di protocollazione, in centinaia di copie inviate e firmate singolarmente da noi tutti, magari precisando, se si vuole, in due righi la problematica più cara a chi invia la lettera e che Vendola non può, non può più ignorare oltre!!! Già una copia è stata a lui direttamente consegnata con centinaia di firme di associazione e cittadini, dalle mani dei cantanti del gruppo Sud Sound System, poco prima del voto.




Se volete partecipare e diffondere l'iniziativa anche voi sarebbe ottimo. Uniamoci altrimenti le lobby e gli interessi dei baronati locali, che han finanziato la campagna elettorale di Vendola chiederanno di completare l'opera iniziata e per il paesaggio e l'ambiente resteranno solo gli stupidi slogan ecologisti di questa demagogica campagna elettorale.
Tutti insieme ce la faremo, e siamo ormai tanti a contestare la condotta ambientale di questa mala cultura politica imperante; soli, sebbene tanti, saremmo destinati a perdere e con noi tutta la nostra amata Puglia!
Oreste Caroppo

(Forum Ambiente e Salute, Coordinamento Civico per la Tutela del Territorio e della Salute dei Cittadini, Italia Nostra, Movimento La Rinascita)

lunedì 19 aprile 2010

Strada dei Colli: non convincono le ragioni della Regione

I giornali e gli organi di informazione on-line, ormai da mesi, stanno dando ampio risalto al progetto della "strada dei colli", un tratto viario che collegherà le città di Ostuni e Cisternino attraverso un'area pressocché incontaminata della Murgia sud orientale. Non
saremo mia abbastanza grati a chi - giornalisti ed associazioni - ha contribuito a dare visibilità sulla carta stampata e sul web alla nostra protesta, augurandoci che il livello di attenzione sulle deleterie conseguenze che l'opera, così come attualmente progettata,
avrà sull'Ambiente, continui a rimanere alto. Perché è proprio il particolare approfondimento dei media sulle problematiche ambientali del nostro territorio che ci ha consentito di cogliere numerose e stridenti contraddizioni, nelle quali sembra essere incorsa la Giunta di Vendola e, in realtà, anche altre istituzioni - il riferimento è alla Soprintendenza ai beni archeologici - che certo non aiutano a comprendere l'effettiva posizione del governo della nostra Regione sulla "strada dei colli".
Circa un mese fa è stato giustamente dato risalto ad una lodevole iniziativa, voluta dalla Regione, volta a valorizzare i percorsi panoramici pugliesi. E' stata dunque pubblicata una dettagliata mappa ed è stata predisposta e collocata un'apposita segnaletica lungo le strade diligentemente individuate nelle aree più suggestive dei monti di Cisternino.Tutto apparentemente perfetto, verrebbe da dire: si è valorizzato il nostro territorio; si è data la possibilità a giovani e valenti menti di svolgere il lavoro per il quale si sono formate, e lo
hanno svolto davvero bene; si è quindi dato impulso ad una notevole attività di promozione delle bellezze e dei simboli della nostra Regione sempre più orientata ad incentivare un "turismo sostenibile".
PECCATO - perché è davvero un peccato - che i percorsi con vista mozzafiato siano pressocché sovrapponibili con il tracciato della "strada dei colli". Ed allora una volta realizzato il progetto, così tanto voluto dal Comune di Cisternino, di panoramico resteranno gli incroci canalizzati, le piazzole di sosta con le fioriere, le rotatorie e magari anche una stazione di servizio con le colonnine per il carburante a forma di trullo, tanto per renderle più compatibili con l'ambiente circostante. Ma soprattutto ci chiediamo: cosa ne sarà della mappa dei percorsi turistici che qualcuno avrà pur pagato con danaro pubblico? Cosa ne sarà del lavoro dei giovani che hanno lavorato al progetto, che hanno profuso tutto il loro impegno per realizzare questa iniziativa? Qualcuno dovrà pure dare delle spiegazioni in merito alla realizzazione di una mappa che tra breve non guiderà più nessuno e che non porterà ad ammirare le bellezze naturali pubblicizzate. Ma le stranezze di questa vicenda non finiscono qui. Tempo fa chiedemmo agli assesori regionali Amati ed Introna la ragione per la quale, pur avendo una competenza per materia in relazione ad un tratto viario che attraversava una zona di pregio paesaggistico, avessero ritenuto di non presenziare alla seduta di Giunta nel corso della quale era stato deliberato il parere favorevole all'opera. Ebbene l'assessore Introna ci rispose affermando che, proprio quel giorno, era stato impegnato, unitamente all'avvocato Amati, in un incontro tenutosi alle isole Tremiti, finalizzato alla difesa del suolo e di non aver, quindi, potuto partecipare alla deliberazione.
Per carità, le isole Tremiti sono tra i gioielli più preziosi della nostra Puglia e, senza alcun dubbio, meritano la massima attenzione da parte dei nostri amministratori. Ma ciò non ci permette di comprendere la ragione per la quale  l'assessore Introna e l'assessore Amati non
abbiano inteso rispondere quando abbiamo comunque chiesto loro un'opinione sul progetto.
Eppure l'avvocato Amati è da sempre a conoscenza delle problematiche di Cisternino, ha ricevuto tanti incarichi professionali dal Comune, lo si incontra spesso tra i vicoli del paese e tutti noi seguiamo ed apprezziamo il suo impegno nella difesa del territorio. Ma sulla
strada dei colli no !!!Sulla "strada dei colli" non ha inteso esprimere alcun commento, alcuna opinione, fosse stata anche di sostegno al progetto. Ed allora ci chiediamo perché mai questo disinteresse per la sorte dei monti di Cisternino a fronte di tanto impegno in altre zone della Puglia?
Ci si oppone - giustamente - alle trivellazioni della Northern Petroleum sulla costa di Monopoli, con tanto di sindaci con striscia tricolore e gonfaloni che fanno a gara per farsi fotografare accanto al presidente Vendola; ci si oppone, altrettanto giustamente - alle
trivellazioni della Petroceltic Else al largo delle isole Tremiti; ma poi non ci si oppone ad altre società inglesi che intendono costruire le villette ed i villaggi sui monti di Cisternino.  Si tenta di rimediare ai disagi causati dalla frana di Montaguto, che da diversi mesi ha interroto i collegamenti ferroviari con la capitale, ma non si considera la ricaduta che la realizzazione della "strada dei colli" potrebbe avere sull'assetto idrogeologico della zona. Ed infine si presentano ricorsi contro la strada Maglie-Leuca ma ci si costituisce in giudizio contro i privati che tentano di opporsi ad uno scempio di analoga portata: quello della "strada dei colli".
E, proprio a questo proposito, non troviamo affatto convincente la risposta dell'assessore Barbanente che, comunque, ringraziamo per la rapidità con la quale ha riscontrato le nostre mail e per aver accettato il contraddittorio con dei cittadini che chiedono soprattutto chiarezza.
Non riesce, infatti, proprio a convincerci il fatto che ci si debba ostinare nella realizzazione di una strada obsoleta perché concepita decenni fa - come infatti sottolinea l'assessore Barbanente - quando non esisteva una sensibilità per l'ambiente che oggi, per fortuna, esiste. Non ci convince il fatto che un'opera del genere non sia stata sottoposta ad un'attenta Valutazione di Impatto Ambientale. Non ci convince il fatto che, nonostante le prescrizioni dettate dalla Regione sull'espianto e l'impianto dell'intero patrimonio botanico
vegetazionale, il Comune abbia controdedotto - lo si legge nel corpo del parere reso dalla Regione - che verranno reimpiantate solo le piante tutelate dalla legge. Non ci convince il fatto che si sia derogato a numerosi vincoli esistenti nell'area, consentendo alla strada di fare lo slalom tra trulli, boschi e masserie. Non ci convince il fatto che si continui a voler ignorare che, da qui a poco, sorgeranno sui colli di Cisternino le lottizzazioni con tanto di
"villette stile masseria" con vista mare.
La Regione tutte queste cose le sapeva quando ha espresso il parere,  è stata da noi tempestivamente informata  e, comunque ora, queste cose le sa e deve prendersi le sue responsabilità. Noi andremo fino in fondo a questa vicenda ed aspetteremo a mani nude - per usare un'espressione del nostro Governatore -  le ruspe di ultima generazione che il comune manderà per distruggere la nostra terra.

domenica 18 aprile 2010

la risposta della Regione attraverso la Prof. Angela Barbanente

La nota a firma di Angelo Cardone, successivamente trasmessa al mio indirizzo email da alcuni altri abitanti di Cisternino, mi obbliga a fornire alcuni chiarimenti. Come cercherò di spiegare in breve, i casi della strada dei Colli e dell’ultimo tratto della strada statale 275 Maglie-Leuca sono profondamente diversi sotto il profilo sostanziale e procedurale. Essi, dunque, non possono assolutamente essere accostati - come invece si fa nella nota - per dimostrare la mancanza di coerenza del comportamento regionale. Sul primo caso ho già risposto in occasione di un precedente appello di Angelo Cardone al presidente Vendola, e pertanto mi limito a ricordare che a conclusione di un iter pluridecennale, il Comune di Cisternino è giunto all’approvazione di un progetto rivisitato rispetto a quello originario di maggiore impatto ambientale e interferente addirittura con un’area boscata. Su questo progetto la Regione ha espresso un parere paesaggistico conforme alle norme del Piano Urbanistico Territoriale Tematico Paesaggio (PUTT/P), ossia basato sulla valutazione che il tracciato proposto dal Comune costituisse l’alternativa maggiormente capace di tutelare le componenti paesaggistiche di maggior rilievo presenti lungo il percorso viario e contenente prescrizioni volte a salvaguardare il patrimonio culturale e botanico-vegetazionale, imponendo, in fase di progettazione definitiva, un rilievo puntuale finalizzato alla integrale tutela delle formazioni di macchia, degli ulivi, delle querce, delle pareti a secco con relative siepi di divisione dei campi e di delimitazione delle sedi stradali. Se poi l’opera è inutile, non spetta accertarlo a chi si esprime in materia paesaggistica ma ad altri enti e (primariamente gli enti locali interessati, ossia Comuni e provincia) e uffici con diverse competenze.


Sul secondo caso, il ricorso della Regione è motivato dalla mancata considerazione, nella deliberazione del Cipe di approvazione del progetto definitivo per il finanziamento dell’opera nell’ambito della legge obiettivo, di quanto previsto da una deliberazione della Giunta regionale del 2007, che aveva introdotto prescrizioni tese proprio a rendere compatibile dal punto di vista paesaggistico la viabilità di collegamento fra Montesano e S. Maria di Leuca progettata dall’ANAS. Si consideri che tale viabilità è costituita da un’arteria a scorrimento veloce a 4 corsie con sezione di 22 mt, interamente in nuova sede, recintata da entrambi i lati, priva di intersezioni a raso con la viabilità esistente e quindi con notevole presenza di cavalcavia e un’amplissima rotatoria nel tratto terminale in S. Maria di Leuca. Dunque, quello che viene definito ammodernamento della SS Maglie-Leuca non consiste – come si afferma nella nota di Cardone - nella semplice messa in sicurezza di una viabilità che “in ogni caso, già esiste e ha già parzialmente compromesso il territorio”, ma nella realizzazione ex novo di una grande infrastruttura che correrà all’incirca parallela alla viabilità esistente. Occorre infine considerare che la deliberazione della Giunta regionale sopra citata prescriveva che la progettazione esecutiva dovesse essere accompagnata da un’analisi dei paesaggi attraversati dalla strada, prevedendo misure di mitigazione ambientale e di integrazione alla morfologia dei luoghi e agli elementi paesaggistici, quali il recupero dei muri a secco e degli antichi accessi alle case rurali attraverso interventi di montaggio e rimontaggio, il recupero delle alberature monumentali esistenti lungo il tracciato, reintegri mediante densificazioni della maglia olivetata o dei boschi a margine della strada. Inoltre, prescriveva di conferire unitarietà al progetto mediante l’osservanza di regole dimensionali e tipologiche che valorizzassero i caratteri paesaggistici dei luoghi e di prevedere le opportune connessioni con la pista ciclabile e con la rete interpoderale esistente, segnalandole con apposita cartellonistica, per favorire la percorrenza di itinerari alternativi e quindi una più ampia fruizione dei paesaggi rurali presenti lungo il percorso. Il comportamento della Regione è stato dunque coerente: in entrambi i casi, infatti, esso è stato rispettoso delle norme vigenti e delle decisioni degli altri attori che intervengono nel processo decisionale e, nel contempo, volto a migliorare, nei limiti delle proprie competenze, la qualità delle opere che si realizzano sul territorio regionale, cercando di conciliare sicurezza stradale e tutela del paesaggio. Rispettoso delle regole, invece, non è stato il Cipe che, nell’approvare il progetto definitivo della Maglie-Leuca nel tratto fra Montesano e S. Maria di Leuca, ha semplicemente ignorato le prescrizioni regionali, oltre che alcuni risultati di un’intesa raggiunta con i comuni dell’area. 
Angela Barbanente

giovedì 15 aprile 2010

Strada dei Colli Ostuni – Cisternino. REGIONE PUGLIA dr. Jekyll & Mr.hyde

l 14 aprile 2010 il TAR per la Puglia – Sezione di Lecce ha depositato un provvedimento reso nell’ambito di un procedimento originato da un ricorso presentato dalla Regione Puglia contro un progetto di ammodernamento della Strada Statale 275 Maglie-S. Maria di Leuca.
Il ricorso proposto dalla Regione a firma dell’avvocato Pellegrino – lo stesso legale che assiste il Comune di Cisternino nella controversia relativa alla “strada dei colli” – si incentra, da quanto si evince dalla lettura dell’ordinanza, anche sulla esigenza di tutela
di prevalenti valori paesaggistici, ambientali e culturali. Si propone un passaggio significativo del provvedimento: “considerato che la tutela dei prevalenti valori paesaggistici e ambientali, nonché l’attenzione a possibili emergenze archeologiche nelle aree interessate dalla realizzazione dell’ultima parte del tracciato poste in evidenza dalle proposizioni della Giunta Regionale, non appaiono aver avuto giusta e concreta valutazione …” (ordinanza TAR Lecce 14.4.2010).

(L'immagine di seguito è stata presa in prestito dal web e si trova all'indirizzo http://movieoverdose.wordpress.com/2009/05/08/reeves-to-play-jekyllhyde )

Ci domandiamo e vi domandiamo quale sarà mai la ragione di un simile comportamento – davvero poco coerente - da parte della Regione. Per quale motivo la Regione da una parte si oppone – riteniamo giustamente – avverso l’ammodernamento di una strada, la SS Maglie-Leuca che, in ogni caso, già esiste e ha già parzialmente compromesso il territorio;
e dall’altra sponsorizza la realizzazione ex novo di una strada inutile, la SP 18 c.d. “Strada dei Colli”, che insisterà su di un’area ancora incontaminata da infrastrutture e dove le emergenze archeologiche non sono solo possibili ma già esistenti.
Condividiamo dunque il ricorso in sede giurisdizionale del presidente Vendola contro l’ammodernamento della Maglie-S. Maria di Leuca, ma ci risulta davvero difficile comprendere la ragione per la quale, lo stesso Governatore, stia difendendo dinanzi al TAR - e probabilmente difenderà davanti al Consiglio di Stato, nell’udienza fissata per il prossimo 23 aprile – il progetto della “strada dei colli” che distruggerà, per sempre, una parte di territorio della sua amata Puglia, seppellendo sotto il cemento e l’asfalto proprio quei prevalenti valori paesaggistici e ambientali che vengono correttamente evidenziati nel ricorso della Regione.
Credo che come elettori e cittadini della Puglia ci meritiamo una risposta esauriente dal nostro Presidente.

giovedì 8 aprile 2010

Per un Consiglio Comunale monotematico. Trasparenza e chiarezza!

Il 23 aprile 2010 si discuterà dinanzi alla V Sezione del Consiglio di Stato l'impugnazione proposta dal Comune di Cisternino contro l'ordinanza del TAR Puglia che ha sospeso la realizzazione della "Strada dei Colli". E' evidente che il Sindaco Convertini non ha inteso scegliere la strada del dialogo, da sempre invocata da chi ritiene che l'attuale progetto non sia compatibile con le esigenze di salvaguardia dell'ambiente e del territtorio della nostra Puglia e, in particolare, dei monti comunali. Il primo cittadino di Cisternino ha infatti sempre evitato il confronto diretto con chi, sin dal primo momento, ha civilmente manifestato un'opinione diversa dalla sua su quest'opera da lui così fortemente voluta.
Manifestazioni, inviti e volantini non sono bastati. Si parla da tempo di varianti, di modifiche del tracciato e delle dimensioni dell'opera: siamo tuttavia caduti nel labirinto delle supposizioni poiché nessuna di queste voci è stata mai confermata dagli amministratori. Non ci resta quindi che sollecitare tutti i componenti del Consiglio Comunale di Cisternino perché si convochi, quanto prima, il Consiglio per una seduta montematica nella quale si faccia finalmente chiarezza sulle reali intenzioni della Giunta in merito al progetto della "Strada dei Colli" e, nel corso della quale, si possa dare la possibilità di intervento a chi desideri argomentare le ragioni del proprio dissenso e suggerire valide alternative. Ci auguriamo che il Sindaco Convertini, almeno questa volta, non si opporrà alla nostra iniziativa; e ciò anche in considerazione della sua cultura politica e della sua militanza, nel corso degli anni, in formazioni diverse ma che hanno sempre svolto un'azione caratterizzata dall'utilizzo degli strumenti della democrazia, della partecipazione e del confronto critico.
In questi giorni recapiteremo le lettere a tutti i consiglieri comunali ed agli  amministratori regionali: speriamo di essere ascoltati!!!