mercoledì 21 aprile 2010

SALVARE I MONTI DI CISTERNINO SIGNIFICA SALVARE IL NOSTRO PATRIMONIO ARCHEOLOGICO LA NOSTRA CULTURA: NO ALLA STRADA DEI COLLI

Il prossimo 22 aprile, alle ore 18,00, la Soprintendente ai Beni Archeologici presenterà, nell'ambito della settimana della cultura, il resoconto degli scavi di Monte Gianecchia.
L'ennesima lodevole iniziativa: peccato che il Comune di Cisternino - ed in particolare la Giunta che lo governa - che infatti ospita l'incontro presso la sala consiliare, è il committente del progetto della "strada dei colli" che verrà realizzata proprio sui monti di
Cisternino, in un'area ricca di siti archeologici.
La Giunta che il 22 aprile accoglierà il soprintendente è, dunque, la stessa che ha impugnato dinanzi al Consiglio di Stato il provvedimento del TAR che sospendeva la realizzazione della "strada dei colli" a causa della inosservanza delle prescrizioni imposte dalla soprintendenza, proprio per tutelare i siti di importanza archeologica esistenti nell'area dove sorgerà l'opera. 
L'iniziativa è correttamente collocata nell'ambito della settimana della cultura: peccato però che l'assessore alla cultura del comune di Cisternino è tra i primi sostenitori del progetto della "strada dei colli". Una strada che farà lo slalom tra i siti archeologici: forse si tratta di un nuovo approccio alla cultura che, allo stato, tuttavia, non riusciamo ad apprezzare; ma siamo certi che il 22 aprile qualcuno ce ne spiegherà il pregio!!!

In ogni caso niente paura, gli importanti resti delle antiche ville romane, ben presto lasceranno il posto o, nel migliore dei casi, potranno essere ammirate accanto alle più importanti "villette cistranesi", anche esse con vista sul mare adriatico, che verranno realizzate sui monti comunali in eleganti blocchetti di cemento.

 

E per raggiungere i siti? Non temete, gli amministratori hanno pensato anche a questo, una comoda strada asfaltata larga quasi 12 metri, con tanto di piazzole di sosta per i picnic, vi porterà direttamente sul posto!!! Anzi potrete ammirare gli scavi dall'auto senza neanche scendere. Ma a noi, invece, piace pensare di poter raggiungere quei luoghi a piedi o in
bicicletta passeggiando tra gli ulivi secolari e la macchia mediterranea. Ed allora invitiamo la Soprintendente a prendere una posizione - coerente con le finalità istituzionali dell'ente che dirige - contro l'ennesimo scempio del territorio e dei beni culturali. La invitiamo a prendere una posizione che tuteli il nostro patrimonio archeologico che, dopo aver resistito per millenni, rischia di essere spazzato via in nome di uno sviluppo senza progresso. La invitiamo a rispettare il lavoro di tanti giovani e preparati archeologi grazie al quale, oggi, possiamo ammirare tanta bellezza.

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