Cittadini!
La Giunta Baccaro, con la complicità della Regione Puglia, si sta prendendo gioco di noi.
Invece di accettare il fatto che il popolo di Cisternino è
contrario al famigerato progetto di Strada dei Colli, come ha dimostrato
la grande manifestazione del 27 aprile, e invece di accettare la nostra
proposta di cercare insieme una alternativa, la Giunta, cioè il sindaco
Baccaro e il vicesindaco Zizzi, all'insaputa della cittadinanza e del
Consiglio Comunale, ha presentato alla Regione un “progetto variato”
secondo gli indirizzi suggeriti dagli stessi tecnici regionali di
Trasporti, Lavori Pubblici e Paesaggio. Dunque, mentre Sindaco e
Vicesindaco hanno operato al di fuori di ogni controllo del Consiglio
Comunale e dell'opinione pubblica, la Regione Puglia, alla quale spetta
il giudizio finale sulla idoneità del progetto, finirebbe per giudicare
un progetto che per gran parte sarà opera sua. Siamo al controllore che
diventa controllato? O magari qualcosa di più se si pensa che in questa
vicenda c'è un terzo protagonista che si chiama Technital.
L'unica cosa certa che siamo riusciti a sapere di questo
“progetto variato” è che prevede la riduzione della carreggiata da 3,25 a
2,50 metri per senso di marcia, con un possibile restringimento delle
banchine laterali che portavano a 11 metri la larghezza totale dello
stradone. Basta il buonsenso per sapere che non saranno certo 75
centimetri di asfalto in meno che salveranno chilometri di muretti a
secco e centinaia di ulivi e fragni, e la macchia dei Colli. E non sarà
certo una strada appena più stretta (ma quanto più pericolosa?) a
preservare un ambiente e un paesaggio che rappresentano il nostro bene
più prezioso, anche sul piano economico.
Tre anni fa, quando l'appena eletta Giunta Baccaro decise che
avrebbe fatto nascere una nuova Strada dei Colli al posto di quella
appena bloccata da una sentenza del Tar, il vicesindaco Zizzi affermò
(26 maggio 2011, ore 21,27) che il progetto sarebbe stato “concertato e
condiviso dalle parti in causa, e quindi anche dal Comitato contro la
strada dei colli”, tenendo conto “dei nuovi obiettivi di qualità
paesaggistici stabiliti dalla Regione”. Invece anche il loro progetto è
stato realizzato unicamente dagli ingegneri della Technital: è quello,
che anche noi conosciamo, dei 140 espropri, delle centinaia di ulivi e
fragni tagliati, dei muretti a secco abbattuti ecc. e che, appena
depositato, ha dovuto essere “variato” dai compiacenti tecnici della
Regione Puglia.
Ora, tra questi tecnici e quelli della Technital la
differenza è che mentre i primi lavorano gratis, o almeno così si spera,
i secondi invece costano. Anzi, costano molto. Anzi, sono quelli che
hanno delle parcelle “assolutamente fuori mercato”. E ormai sappiamo
perchè: è la tecnica della “superfatturazione” con la quale i padroni
della Technital producevano quei capitali in nero con cui pagavano
mazzette milionarie a ministri, viceministri, deputati, sindaci,
generali, magistrati e lacchè vari. Lo hanno appena scoperto i giudici
di Venezia che stanno indagando sullo scandalo Mose, i loro colleghi di
Milano che hanno in mano l'inchiesta sull'Expò e, anche quei giudici
siciliani che hanno messo le unghie sul disastro della autostrada
Siracusa-Gela, dove, tanto per dire, due chilometri sono stati costruiti
sull'argilla, che quando piove si disfa...
Mose, Esposizione Universale, Consorzio Autostrade
Siciliane (in arte, Cas): dove ci sono tangenti c'è la Technital. Ma a
Cisternino allora che ci fa?
Tra i tanti indagati dello scandalo Mose c'è anche il
sindaco leghista di Verona, Flavio Tosi, accusato da uno degli arrestati
di avere ricevuto una bustarella di 35 mila euro per la sua campagna
elettorale. Tosi ha smentito e ha avuto facile gioco a sostenere che la
Technital non ha mai ricevuto dei lavori dal Comune di Verona. Questo il
sindaco Baccaro non lo potrebbe dire.
Ma a questo punto il “progetto variato” che fine
farà? Sarà davvero approvato dalla Regione e dunque vedremo presto le
ruspe impegnate nella loro opera di distruzione dei Colli? Auguriamoci
di no. Ci sarebbe il rischio che i lavori rimanessero a metà a causa di
nuove manette.
Noi però siamo convinti che, anche se “variato”,
neppure questo progetto risulterà compatibile con il nuovo PPTR, Piano
Paesaggistico Territoriale Regionale, creato e voluto da Angela
Barbanente, vicepresidente della Regione Puglia e assessore a Paesaggio e
Ambiente, che sarà approvato in autunno. E ci rifiutiamo di pensare
che basteranno 75 cm di asfalto in meno per far accettare al presidente
Nichi Vendola, al Sel e allo stesso Pd che una nuova, inutile strada
vada a distruggere in maniera irreparabile quel nostro patrimonio dei
Colli di Cisternino.
Comitato per la salvaguardia dell'ambiente e del territorio di Cisternino
P.S.
A chi volesse informarsi sullo stile Technital nel progettare e
realizzare strade, suggeriamo di consultare il sito “Technital, traforo
delle Torricelle” dove si vede come la città di Verona rischia di essere
rovinata per sempre da una autostrada che passerebbe per il centro
urbano, poco distante dal famoso balcone di Giulietta e Romeo. E infatti
anche a Verona è nato un “Comitato dei Cittadini” del tutto simile al
nostro.
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