mercoledì 25 giugno 2014

SALVIAMO L'AMBIENTE e IL TERRITORIO DI CISTERNINO

Cittadini!  
La Giunta Baccaro, con la complicità della Regione Puglia,  si sta prendendo gioco di noi.
            Invece di accettare il fatto che il popolo di Cisternino è contrario al famigerato progetto di Strada dei Colli, come ha dimostrato la grande manifestazione del 27 aprile, e invece di accettare la nostra proposta di cercare insieme una alternativa, la Giunta, cioè il sindaco Baccaro e il vicesindaco Zizzi, all'insaputa della cittadinanza e del Consiglio Comunale, ha presentato alla Regione un “progetto variato” secondo gli indirizzi suggeriti dagli stessi tecnici regionali di Trasporti, Lavori Pubblici e Paesaggio. Dunque, mentre Sindaco e Vicesindaco hanno operato al di fuori di ogni controllo del Consiglio Comunale e dell'opinione pubblica, la Regione Puglia, alla quale spetta il giudizio finale sulla idoneità del progetto, finirebbe per giudicare un progetto che per gran parte sarà opera sua. Siamo al controllore che diventa controllato? O magari qualcosa di più se si pensa che in questa vicenda c'è un terzo protagonista che si chiama Technital.
         L'unica cosa certa che siamo riusciti a sapere di questo “progetto variato” è che prevede la riduzione della carreggiata da 3,25 a 2,50 metri per senso di marcia, con un possibile restringimento delle banchine laterali che portavano a 11 metri la larghezza totale dello stradone.  Basta il buonsenso per sapere che non saranno certo 75 centimetri di asfalto in meno che salveranno chilometri di muretti a secco e centinaia di ulivi e fragni, e la macchia dei Colli. E non sarà certo una strada appena più stretta (ma quanto più pericolosa?) a preservare un ambiente e un paesaggio che rappresentano il nostro bene più prezioso, anche sul piano economico.

          Tre anni fa, quando l'appena eletta Giunta Baccaro decise che avrebbe fatto nascere una nuova Strada dei Colli al posto di quella appena bloccata da una sentenza del Tar, il vicesindaco Zizzi affermò (26 maggio 2011, ore 21,27) che il progetto sarebbe stato “concertato e condiviso dalle parti in causa, e quindi anche dal Comitato contro la strada dei colli”, tenendo conto “dei nuovi obiettivi di qualità paesaggistici stabiliti dalla Regione”. Invece anche il loro progetto è stato realizzato unicamente dagli ingegneri della Technital: è quello, che anche noi conosciamo, dei 140 espropri, delle centinaia di ulivi e fragni tagliati, dei muretti a secco abbattuti ecc. e che,  appena depositato, ha dovuto essere “variato” dai compiacenti tecnici della Regione Puglia.
              Ora, tra questi tecnici e quelli della Technital la differenza è che mentre i primi lavorano gratis, o almeno così si spera, i secondi invece costano. Anzi, costano molto. Anzi, sono quelli che hanno delle parcelle “assolutamente fuori mercato”. E ormai sappiamo perchè: è la tecnica della “superfatturazione” con la quale i padroni della Technital producevano quei capitali in nero con cui pagavano mazzette milionarie a ministri, viceministri, deputati, sindaci, generali, magistrati e lacchè vari. Lo hanno appena scoperto i giudici di Venezia che stanno indagando sullo scandalo Mose, i loro colleghi di Milano che hanno in mano l'inchiesta sull'Expò e, anche quei giudici siciliani che hanno messo le unghie sul disastro della autostrada Siracusa-Gela, dove, tanto per dire, due chilometri sono stati costruiti sull'argilla, che quando piove si disfa...
                Mose, Esposizione Universale, Consorzio Autostrade Siciliane (in arte, Cas): dove ci sono tangenti c'è la Technital. Ma a  Cisternino allora che ci fa?    
                 Tra i tanti indagati dello scandalo Mose c'è anche il sindaco leghista di Verona, Flavio Tosi, accusato da uno degli arrestati di avere ricevuto una bustarella di 35 mila euro per la sua campagna elettorale. Tosi ha smentito e ha avuto facile gioco a sostenere che la Technital non ha mai ricevuto dei lavori dal Comune di Verona. Questo il sindaco Baccaro non lo potrebbe dire.
                    Ma a questo punto il “progetto variato” che fine farà? Sarà davvero approvato dalla Regione e dunque vedremo presto le ruspe  impegnate nella loro opera di distruzione dei Colli? Auguriamoci di no. Ci sarebbe il rischio che i lavori rimanessero a metà a causa di nuove manette.      
                  Noi però siamo convinti che, anche se “variato”, neppure questo progetto risulterà compatibile con il nuovo PPTR, Piano Paesaggistico Territoriale Regionale, creato e voluto da Angela Barbanente, vicepresidente della Regione Puglia e assessore a Paesaggio e Ambiente,  che sarà approvato in autunno. E ci rifiutiamo di pensare che basteranno 75 cm di asfalto in meno per far accettare al presidente Nichi Vendola, al Sel e allo stesso Pd che una nuova, inutile strada vada a distruggere in maniera irreparabile quel nostro patrimonio dei Colli di Cisternino.

Comitato per la salvaguardia dell'ambiente e del territorio di Cisternino   
                 
 P.S. A chi volesse informarsi sullo stile Technital nel progettare e realizzare strade, suggeriamo di consultare il sito “Technital, traforo delle Torricelle” dove si vede come la città di Verona rischia di essere rovinata per sempre da una autostrada che passerebbe per il centro urbano, poco distante dal famoso balcone di Giulietta e Romeo. E infatti anche a Verona è nato un “Comitato dei Cittadini” del tutto simile al nostro.

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