Il Comitato del No alla Strada dei Colli, in una riunione tenuta la
sera dell'11 agosto nella suggestiva Chiesa di Santa Maria di
Costantinopoli, ha cooptato il prefetto Tommaso Blonda fra i suoi
portavoce. Il giornalista Gabriele Invernizzi lo ha intervistato.
Questa sì che è una notizia: un prefetto che si mette a capo di una
banda di “facinorosi”, come il vicesindaco di Cisternino ha definito
quanti si oppongono al progetto della Strada dei Colli. Tommaso Blonda,
che cosa l'ha spinta a scendere in campo?
" Non mi sono messo a capo, ma sono entrato nella banda dei “facinorosi”. Sì, da qualche tempo sono uno di loro, uno dei tanti che si oppongono a questo progetto senza senso, e adesso scendo in campo perché condivido le loro preoccupazioni sulla inutilità e soprattutto sul danno che ne può derivare per la comunità."
" Non mi sono messo a capo, ma sono entrato nella banda dei “facinorosi”. Sì, da qualche tempo sono uno di loro, uno dei tanti che si oppongono a questo progetto senza senso, e adesso scendo in campo perché condivido le loro preoccupazioni sulla inutilità e soprattutto sul danno che ne può derivare per la comunità."
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